Eiaculazione precoce – numero 1 tra le disfunzioni sessuali maschili
La eiaculazione precoce – numero 1 tra le disfunzioni sessuali maschili.
Viene definita eiaculazione precoce quando durante il rapporto sessuale l’uomo non è in grado di eiaculare quando lo desidera, ma questa funzione interviene senza il suo diretto controllo.
L’eiaculazione precoce è una delle disfunzioni sessuali più diffuso tra gli uomini, tanto che, secondo alcune statistiche, ne soffre un uomo su tre; di seguito segue una breve descrizione psicologica e fisiologica, tuttavia, prima di parlarne, definiamo, in termini tecnici, cos’è il processo eiaculativo.
Cosa vuol dire eiaculazione
L’orgasmo maschile avviene in concomitanza con l’eiaculazione. Lungo il suo percorso, lo sperma esce dall’uretra (orifizio posto all’estremità del pene) grazie ad un processo riflesso scatenato quando l’eccitazione sessuale supera una certa soglia. L’intero processo avviene nel modo seguente:
- Contrazione dell’intero apparato (i canali deferenti, le vescicole seminali e la prostata) ; espulsione dello sperma verso la base dell’uretra, tramite una tensione in questa regione. Questa tappa viene avvertita dall’uomo come punto di non ritorno, al quale segue, inevitabilmente, l’orgasmo.
- Segue l’espulsione dello sperma: tramite una contrazione dei muscoli posti attorno alla base del pene e dell’ano. È questa l’eiaculazione vera e propria.
La disfunzione sessuale della eiaculazione precoce
Una disfunzione del processo descritto sopra è l’eiaculazione precoce che secondo alcuni studiosi:
- tra gli uomini è il disturbo sessuale più presente;
- la più difficile da definire in termini scientifici;
- è facilmente individuabile perchè la disfunzione viene definita in modo efficace;
- Un uomo su tre ne soffre.
L’eiaculazione precoce, consiste appunto nell’eiaculare (con una frequenza percepita come non gradita), a seguito di una stimolazione sessuale anche minima, se non addirittura prima, durante o pochi secondi dopo la penetrazione.
Con questo termine, si vuole indicare solo quei soggetti che vorrebbero avere un orgasmo in un tempo più lungo (e quindi diverso) da quello che normalmente avviene.
Questo perché, non esiste un criterio preciso, codificato, per stabilire quando, o meglio dopo quanto tempo dall’inizio del rapporto, l’orgasmo possa essere caratterizzato come eiaculazione precoce, non esiste cioè un tempo ‘minimo’.
Inoltre a nulla vale chiamare in causa il tempo orgasmico di una donna. Nel senso che, non si potrebbe dire, ad esempio che l’eiaculazione precoce avviene se la donna non ha raggiunto l’orgasmo, perché tale capacità varia da donna a donna.
Alcuni ricercatori, tuttavia sono concordi nel definire eiaculatore precoce colui che eiacula, dopo poche spinte coitali (meno di 10). Stessa cosa, ovviamente, viene detto di colui che raggiunge tale stato ancor prima di introdurre il pene in vagina.
Tipi di eiaculazione precoce
La Kaplan (Helen Kaplan (1979), ha proposto la seguente possibile classificazione: eiaculazione precoce grave quando l’eiaculazione avviene anche senza penetrazione o entro 15 secondi o 3 spinte; eiaculazione precoce media se l’eiaculazione avviene entro 15-30 secondi o 8 spinte; eiaculazione precoce lieve se l’eiaculazione avviene entro 1-2 minuti o 10 spinte.
Inoltre è bene tener conto dell’epoca dell’insorgenza del disturbo che può essere (eiaculazione precoce) primaria quando compare nei primi rapporti sessuali (circa il 70% dei casi) e (eiaculazione precoce) secondaria quando insorge dopo un periodo di normalità sessuale (30% dei casi)
Le cause della eiaculazione precoce
Anche per questa disfunzione (come per i deficit di erezione) ci sono cause di natura organiche ed altre di natura psicologiche.
Tra quelle organiche vanno menzionate problematiche di natura neurologiche, urologiche, o come conseguenza di assunzioni di farmaci.
Tra le cause urologiche vi è l’ipersensibilità del glande e la brevità del frenulo prepuziale che in erezione, essendo stirato, può abbassare la soglia di stimolazione e innescare precocemente il riflesso eiaculatorio, seguono le flogosi delle basse vie urinarie, uretriti, prostatiti e vescicoliti sole o, più frequentemente, associate tra loro che rendono più sensibili, per l’irritazione da esse provocata, le strutture anatomiche coinvolte nel fenomeno eiaculatorio.
La componente psicologica della eiaculazione precoce è sempre fortemente rappresentata come causa diretta o come concausa.
La terapia psicologica della eiaculazione precoce tende a fornire al soggetto la capacità di controllare volontariamente il momento eiaculatorio senza stress fisico e psichico
La possibile terapia si svolge lungo due fasi:
- un intervento di tipo comportamentale ;
- un intervento di tipo psicodinamico (interpretazione delle dinamiche inconsce e fantasmatiche e analisi delle resistenze).