Definizione del termine transessuale
Ogni essere umano ha una identità sessuale fisica che corrisponde alla stessa condizione psicologica. Esiste però una terza via, quella del transessualismo, che riguarda circa una persona su 30.000 – in Italia quindi intorno ai 2-3 mila persone (lo 0.005% della popolazione mondiale). Gli appartenenti a questa categoria si trovano nella condizione di avere una identità sessuale fisica che non è corrispondente alla condizione psicologica.
In questo caso, dove c’è una differenza tra il genere fisico e quello mentale, ci troviamo in presenza di una persona transessuale.
La disforia di genere (tormentarsi sulla congruità del proprio genere) evidenzia la presenza di un conflitto tra due entità ben precise: il genere e il sesso fisico.
Appartengo al genere maschile, ho gli organi genitali maschili, ma mi penso come una donna (e il contrario).
Il conflitto sta tra l’esterno (che evidenzia una specifica appartenenza di genere (maschio oppure femmina) e l’interno, ovvero la percezione psicologica che abbiamo di noi.
Ci troviamo quindi in due possibili situazioni:
- Esternamente siamo maschi ma internamente ci sentiamo femmine (MtF – male to female)
- L’opposto e quindi FtM
Bel pasticcio. Cosa ci si aspetta vedendo una donna? Che in quel corpo ci sia una donna e non un uomo. Bel pasticcio per chi osserva, un incubo per chi lo vive in prima persona che oltre a conviverci, deve anche farlo capire agli altri.
Questa specificazione si rende utile, dal momento che comunemente si pensa che questa realtà coinvolge solo un genere (maschio che vuol diventare femmina) ma non è vero, dal momento che investe entrambi i sessi e quindi si usano questi acronimi proprio per differenziare ed essere più specifici.
Quindi in modo chiaro e inequivocabile un soggetto transessuale è colui (o colei) che ‘sente’ di essere del genere opposto a quello in cui si è nati.
Per di più, non riesce a rimanere nella attuale condizione e sente il bisogno di adeguare le due realtà, cioè trasformare il proprio corpo in ossequio al genere cui ‘sente’ di appartenere.
La transessualità comprende in egual misura entrambi i sessi ed è causata da una serie di ‘errori’ all’atto della gestazione, dovuto al rilascio (non previsto) di ormoni che giocherebbero un ruolo critico, ma ufficialmente la sua eziologia è ignota. Studi recenti però dimostrerebbero una sorta di predisposizione genetica dovuta ad un gene che codifica un enzima (citocromo P17) che ‘tratta’ il metabolismo degli ormoni sessuali, ma anche ad uno stress della madre durante la gravidanza (per questo alcuni sostengono che durante i conflitti bellici, nascano più persone transessuali – cosa difficile da dimostrare, quindi è solo uno spunto teorico). Sembra che non sia solo una prerogativa degli esseri umani dal momento che accade anche al mondo animale.
Genere e sesso
Il sesso attiene ad un aspetto fisico mentre il genere all’identità. Nel cervello c’è la ‘sede’ dell’identità (che ci permette di dire: sono un uomo / una donna). Il transessuale nasce con un sesso (caratterizzato da un corredo cromosomico e una specifica conformazione genitale) ma prima o poi realizza di appartenere (identità) ad un genere diverso. Questa consapevolezza giunge relativamente presto, addirittura in età prescolare. Il conflitto o meglio l’agonia in cui vive il soggetto, va risolta al più presto. Questo conflitto non può essere ignorato per sempre e in alcuni casi viene vissuto come un fattore di vita o di morte. Il transessuale viene letteralmente ‘massacrato’ da una serie di fattori interni (disgusto verso se stessi) ed esterni (bigottismo, bullismo, vergogna, esclusione, etc). Solo il trattamento opportuno risolve il problema e tale percorso ha un indice di successo molto elevato per la medicina e da la possibilità di vivere una vita soddisfacente (che prima era fondamentalmente vissuto come un incubo).
Differenze con travestitismo
Nel primo caso abbiamo un problema di identità, nel secondo di feticismo. Il primo vuole trasformare il proprio fisico, il secondo vuole solo soddisfare l’apparire come se fosse del sesso opposto (tipicamente e primariamente di appannaggio del mondo maschile).
Statisticamente, i transessuali sono più intelligenti (2 standard in più vs media nazionale; 1 vs gli omosessuali); sono più creativi ed hanno una maggiore abilità artistica.