Vai al contenuto
Psicoterapeuta Roma » Articoli » Relazioni umane » Abbandono » In amore bisogna saper resettare

In amore bisogna saper resettare

Reading Time: 2 minutes

Ho letto questo articolo da un trafiletto del quotidiano “Il Messaggero” scritto da Federico Moccia e l’ho riportato senza nessun commento

Bisogna resettare il cuore ogni tanto, come si dice in tecnologichese. Mettere i ricordi in un bell’hard disk senza perderli, sapendo di averli pronti ogni volta che vorremmo riassaporarli. Ricordare dove sono esattamente, senza tradirli, ma lasciarli li, in archivio. Per evitare che il loro ingombro rallenti troppo il nostro oggi.

Quell’oggi che diventerà il ricordo di domani. La priorità è trasformare questa giornata, ogni minuto che stiamo vivendo, nel miglior momento possibile. Fino all’ultimo istante dobbiamo guardare avanti, non indietro. Non si possono costruire i ricordi basandosi solo su altri ricordi, quelli passati. Se ne devono creare di nuovi, in continua evoluzione. Esattamente come accade per i sogni. 

I ricordi sono tracce, sono custodie preziose di sensazioni che non possono pretendere di sostituirsi a quello che di nuovo deve accadere. Jean Cocteau dice “la sorgente disapprovava quasi sempre l’itinerario del fiume”. Edna Ferber afferma che “vivere nel passato è un’attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare dritta per la tua strada”.

Mark Twain saggiamente dichiara “tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. Terry Brooks dice che “i ricordi sono nastri colorati da appendere al vento e non statuine di cristallo da tenere chiuse in uno scrigno”. Woody Allen si chiede se un ricordo è qualcosa che hai o un qualcosa che hai perduto. Resettare serve a questo. A capire se quanto è accaduto riesce a farci respirare, a farci vivere quello che deve succedere.
Non è un modo comodo di rimuovere per paura. E’ un modo di liberare, fare spazio al nuovo, al poi. Come una stanza che, troppo piena di cose, soffoca chi la guarda e non consente di mettere altri oggetti che forse ora ci piacciono di più. Ci rappresentano meglio. Avere percezione del passato, distillandolo, per guardar al futuro. Fai e dimentica. Ama e dimentica. Fallo per azzerare il cuore e ricominciare. Fallo per darti un altra chance di felicità e soddisfazione. Ricorda le pagine già scritte ma compra un nuovo quaderno da riempire. Non nascerà nessuna nuova parola da vecchi discorsi.

Condividi questo articolo sul tuo social network preferito

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy:
Whatsapp: Puoi contattarmi qui per ogni informazione