I miei genitori si sono separati
Mi hanno ‘girato’ questo ritaglio di giornale firmato da : P.D. Milano.
L’ho trovato molto bello, e ho deciso di pubblicarlo senza nessun commento ma, chi lo legge, è libero di farne; in fondo questo è un blog pubblico
Ho letto l’ìinchiesta: “I bambini ci sfidano”. Sono figlia di separati e voglio gridare forte a chi non sa, cioè agli adulti, che non ci sono mai buone soluzioni per i figli quando mamma e papà si dividono e che non è vero che basta volere bene ai figli e stargli vicino perché le cose si sistemino.
Non è vero! Quando tua madre e tuo padre si separano, senti che ti si rompe qualcosa dentro, e non sai cosa. Senti che dovresti fare qualcosa e non sai cosa. E a chi lo dici? A quei due patetici “adulti” carichi di problemi che sono i tuoi genitori?
Tuo padre si è “innamorato” e che quello che fino a pochi giorni prima era il suo mondo, ora è diventata la sua trappola e se ne va lasciandoti li.
Tua madre è abitata solo da rabbia e depressione e non la riconosci più e tutti e due si aspettano di essere capiti, accettati, curati, …. Ti dicono che ti vogliono bene, che la cosa più importante nella loro vita sei tu, meno male che ci sei tu, che in fondo per te non cambia niente perché loro ti vogliono sempre bene, anzi, adesso hai due case … E tu senti il laccio intorno al collo che si stringe.
E vorresti scappare, perché l’unica cosa che i tuoi genitori ti hanno fatto capire davvero è che sei solo, che la vita è complicata, e che l’amore non è mai un fatto scontato, neanche quello dei genitori per i figli.
Tu invece si che a quei genitori vuoi bene perché nelle tue vene, nel tuo DNA ci sono tutti e due, perché le prime voci che hai sentito sono state le loro, le prime carezze che hai avuto sono state le loro, i primi sorrisi erano sempre i loro, e nella tua mente e nel tuo cuore loro saranno, per sempre, insieme, indivisibili …. E ora papà ti vuole presentare la sua nuova “fidanzata” e mamma spera di incontrare un altro uomo.
No! Non ci posso stare!
Crescere in queste condizioni è davvero difficile, e anche ora che sono una donna adulta, sposata e con figli, porto dentro di me il dolore per l’incapacità dei miei genitori di essere felici. La donna di mio padre mi è sempre antipatica, e non mi stupisce che lui ora non la sopporti più.
Mia madre, dopo che ha accettato la separazione e ha smesso di odiare mio padre, si è ritrovata un compagno, ed è serena, ma anche in lei c’è una ferita profonda che solo io riesco a vedere in certi suoi sguardi assenti, lontani, velati di malinconia che finiscono sempre con la stessa domanda: “E papà l’hai sentito? Come sta?”
———– P.D. Milano
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