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Come  farsi rispettare, ovvero l’assertività

Come farsi rispettare
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Foto di truthseeker08 da Pixabay

Come farsi rispettare

La persona assertiva è quella persona che è in grado (capace) di affermare se stesso davanti a tutti. La persona assertiva è quella persona che sa farsi rispettare.

Sa esprimere in modo efficace ciò in cui crede (le proprie convinzioni), ciò che desidera, ciò di cui ha bisogno, senza prepotenza e senza aver la necessità di assumere un comportamento aggressivo oppure passivo.

Una comunicazione assertiva presuppone un buon livello di autostima, la capacità di gestire le critiche e di rispondere alle esigenze e di un’adeguata considerazione di sè.

Per farsi rispettare dagli altri, è importante seguire alcune linee guida:

1. Avere fiducia in se stessi e mostrare sicurezza nelle proprie azioni e decisioni.
2. Rispettare gli altri e trattarli con gentilezza e cortesia.
3. Essere assertivi e difendere i propri diritti senza essere aggressivi o offensivi.
4. Mantenere sempre la propria parola e essere coerenti nei propri comportamenti.
5. Essere rispettosi delle regole e delle norme sociali.
6. Evitare comportamenti arroganti o dispregiativi verso gli altri.
7. Essere empatici e mostrare interesse e attenzione verso gli altri.
8. Essere disposti ad ascoltare le opinioni degli altri e ad accettare le critiche in modo costruttivo.
9. Non lasciarsi sopraffare dagli altri e difendere le proprie idee con determinazione.
10. Infine, essere un esempio di integrità e coerenza per gli altri, dimostrando di essere una persona dignitosa e rispettabile.

L’assertività è uno stile di vita

Essere assertivi, comunicare in modo assertivo, è e deve essere uno stile di vita. Non è solo un modo di comportarsi, ma il modo con cui noi interagiamo con il mondo, ed è in contrapposizione con gli altri due stili, quello passivo e aggressivo.

Queste due ultime modalità, semplicemente non funzionano, ovvero rendono la comunicazione disfunzionale. L’unica modalità che funziona è e rimane solo quella assertiva. Tutte le altre portano gli altri a non farci rispettare.

Gli stili passivi e aggressivi, producono conseguenze negative, su se stessi e sulla comunicazione.

Cosa vuol dire essere assertivi

Come farsi rispettare adottando uno stile assertivo ci mostra al mondo come una persona che ha obiettivi chiari e che naturalmente sa ascoltare.

E’ in grado di assumersi le proprie responsabilità, accetta i rischi e naturalmente sa dire di no, anche se a volte il NI è la risposta (atteggiamento) più adeguato. Ad esempio alla domanda:

mi accompagni al tal posto?

Le possibili risposte sono si, no, ni.

Il ni vuol dire ad esempio: ’ma certo che ti accompagno, solo che prima devo fare la tal cosa. Se mi aiuti finisco prima e poi ti accompagno, altrimenti dovrai attendere che abbia finito’.

In questo caso il no, potrebbe essere percepito come aggressivo; il si come passivo; il ni è certamente assertivo.

La persona assertiva è colui/colei che non teme di ammettere i propri errori. Inoltre sa fare e all’occorrenza fa, critiche costruttive.

Le persone che hanno adottato questo stile comunicativo, sono in grado di difendere le proprie idee ma, al contempo, sanno accettare il punto di vista dell’altro anche se non condiviso, sono in grado di chiedere, e non temono il rifiuto; inoltre hanno aspettative dalla vita e se le proprie azioni non permettono il raggiungimento di tali obiettivi, ma non si sentono eccessivamente frustrati quando  vengono deluse.

Le persone assertive riescono più degli aggressivi o dei passivi ad usare abilmente l’ironia.

I quattro stili di comunicazione

La comunicazione tra due soggetti, può essere di quattro tipi: aggressiva, assertiva, passiva e manipolatoria. Come abbiamo detto sopra, solo la comunicazione assertiva è realmente efficace.

La comunicazione assertiva è un modo di comunicare in cui una persona esprime i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro, diretto, onesto e rispettoso, senza aggressività o sottomissione.

È importante per stabilire confini sani nelle relazioni, risolvere i conflitti in modo costruttivo e creare relazioni più autentiche e soddisfacenti. Essa implica l’ascolto attivo degli altri, la capacità di esprimere le proprie opinioni in modo rispettoso e assertivo, la gestione delle emozioni e dei conflitti in modo costruttivo.

La comunicazione assertiva è una competenza chiave per una comunicazione efficace e relazioni sane.

Lo stile aggressivo viene esercitato da chi ha obiettivi e desideri ma li persegue senza rispettare gli altri; utilizza strategie violente, dominati, coercitive, … al solo scopo di aumentare il suo prestigio in ogni ambito (sociale, lavorativo, famigliare, …).

Lo stile passivo viene adottato da chi pensa (erroneamente) che al primo posto ci sia la relazione a tutti i costi ed è disposto anche a non promuovere le proprie idee. In tal modo riduce l’ansia sociale, ma nel lungo periodo il senso di frustrazione, di essere prevaricati, di non essere rispettati, … potrebbe produrre emozioni e stati d’animo anche depressivi.

Lo stile manipolatorio,  è uno stile adottato da chi, manipolando gli altri, cerca di ottenere solo ciò di cui ha bisogno. Il manipolatore adotta strategie subdole, come ad esempio, facendo la vittima, la menzogna, … con il solo scopo di indurre gli altri a provare sensi di colpa tesi a costringerli a fare ciò che non vorrebbero ma, di cui, grazie alla manipolazione, si sentono responsabili degli eventuali effetti negativi della loro inazione.

Il tono della voce che viene usato è tranquillo, pacato, lieve e in tal modo, la vittima non riesce a dire di no.

Aspetti psicopatologici dell’anassertività

L’assertività è uno strumento che viene usato per prevenire i disordini mentali, dal momento che rende più fluida la comunicazione nel rapporti sociali. E’ ampiamente dimostrato che in quei contesti ove i rapporti sociali sono disfunzionali, ad esempio nella famiglia, nel lavoro, nella società, … esiste una maggiore incidenza del manifestarsi dei disordini mentali.

Creare una maggiore armonia sociale, diviene più possibile, in un mondo ideale, se TUTTI, si adeguassero all’assertività, prevenendo così allo sviluppo delle nevrosi e nei casi più gravi anche alle psicosi

Vorrei ricordare che il disagio mentale, superate certe soglie, viene definito ‘malattia mentale‘ o, in altri termini, condizione psicopatologica

Ma non viviamo in un mondo ideale e quindi sappiamo bene che la nostra società non è assertiva e poco si fa per rendere l’assertività un bene comune. Lo vediamo nella scuola (noto il danno esistenziale del bullismo), nelle famiglie (punizioni fisiche ai figli), nel mondo del lavoro  (mobbing), per non parlare di quello che accade nel mondo della politica.

L’unico ambito ove i principi dell’assertività sono promosse sono solo in quello psicoterapeutico.

Con la psicoterapia, apprendiamo come inserire l’assertività nel nostro stile di vita, e finalmente farci rispettare; come assumerci le nostre responsabilità, ad agire piuttosto che reagire, a eliminare quei comportamenti poco funzionali che ci impediscono di raggiungere i nostri scopi. 

 

 

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