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La paura di morire
La paura di morire, è indubbiamente uno stato d’animo universalmente carico di angoscia. E’ inoltre abbastanza diffuso, forse più di quanto si possa pensare ed è anche legato all’aspettativa di vita media.
In alcune culture recenti o di qualche millennio addietro, vivere oltre i 40 anni era considerato un obiettivo difficile da raggiungere mentre oggi e in particolare nei paesi industrializzati, ci si aspetta di dover morire molto più tardi.
“La morte non ci deve spaventare, ma piuttosto il modo in cui viviamo la nostra vita.” – Buddha
Nei paesi sottosviluppati oppure nelle culture antiche, la paura di morire era legata prevalentemente a fatti accidentali oppure a malnutrizione, intemperie, guerre, etc. Nell’attuale società la paura di morire prima di una certa età è legata fondamentalmente a problematiche di tipo ansioso oppure depressivo.
La paura di morire è un sentimento naturale e comune a tutti gli esseri umani. La paura della morte può derivare dall’incertezza dell’ignoto, dalla perdita di controllo, dalla separazione dagli affetti o dal timore dell’eventualità di soffrire.
“La morte è solo la fine di un viaggio e l’inizio di un altro.” – Dalai Lama
Tuttavia, è importante affrontare e gestire questa paura per poter vivere pienamente e consapevolmente la propria vita. Ci sono diverse strategie che possono aiutare a superare la paura della morte, come il praticare la consapevolezza e la gratitudine per il momento presente, il fare pace con la propria mortalità e il coltivare relazioni significative con gli altri.
Inoltre, la spiritualità e la riflessione sulla propria esistenza possono offrire conforto e senso di scopo di fronte alla morte.
Pensieri ossessivi
Quindi mentre tutti sanno che prima o poi dovremmo morire ma vivono senza pensarci più di tanto, per alcuni questo pensiero è talmente invasivo al punto di diventare un’ossessione, un chiodo fisso, che può portare ad avere attacchi di panico anche molto devastanti oppure a crisi ipocondriache che portano i soggetti ad avere una preoccupazione (paura) eccessiva e spesso priva di fondamento per la propria salute.
“Non temere la morte, ma piuttosto di non aver vissuto pienamente la tua vita.” – Thich Nhat Hanh
I pensieri ossessivi sulla paura di morire possono essere estremamente angoscianti e destabilizzanti. Può sembrare che la morte sia sempre in agguato e che siamo costantemente in pericolo di perdere la vita. Questi pensieri possono interferire con la qualità della nostra vita e portarci a evitare situazioni o attività che potrebbero metterci in pericolo.
È importante ricordare che la morte è una parte naturale della vita e che tutti, prima o poi, dovranno affrontarla. È normale avere paura di morire, ma è importante trovare modi sani per affrontare questa paura e non permettere che ci consumi.
Ricorda che è importante cercare aiuto se i pensieri ossessivi sulla paura di morire stanno influenzando in modo significativo la tua vita quotidiana.
Attacchi di panico
Ecco, nell’attacco di panico la paura prevalente è proprio quella di morire. Le reazioni tipiche sono legate quasi esclusivamente a presunti problemi cardiaci (ma i tracciati ECG sono quasi sempre perfetti o comunque nella norma) oppure problemi respiratori, associati occasionalmente anche ad offuscamenti della vista.
Come sappiamo gli attacchi di panico possono avvenire improvvisamente e senza preavviso ma da allora, la paura di morire diviene una sgradita compagna della quotidianità di chi ne soffre.
Quindi, per allontanare il più possibile il ripetersi di tale esperienza i soggetti attuano una serie di strategie quali l’evitamento, la richiesta di aiuto oppure parlarne con tutti (famigliari, amici, colleghi etc) continuamente.
Effetti collaterali
Come abbiamo detto altrove, ripetere continuamente queste attività, invece di allontanare il problema, paradossalmente lo amplificano perché la reiterazione convince il soggetto di star male e che quindi l’unico modo per star bene è continuare. Insomma si instaura un circuito vizioso, oppure un sistema che si autoreferenzia che non fa che aumentare il senso di incapacità. Insomma, si ha la percezione di essere in gabbia e di non poterne più uscire.
Cosa fare quando la paura di morire diviene incontrollata
La soluzione primaria è la psicoterapia e laddove è necessario può essere utile un supporto farmacologico.
Il percorso psicoterapeutico tenterà di mettere in luce le reali cause di questa paura agendo su due spazi temporali:
il presente: fornendo tecniche di controllo più efficaci
sul passato: cercando di esplorare l’inconscio alla scoperta dei contenuti rimossi che determinano questo stato di cose.
Quando la paura di morire diventa incontrollata, è importante cercare aiuto da uno specialista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Questi professionisti possono aiutare a identificare le cause alla base della paura e a sviluppare un piano di trattamento appropriato.
Alcuni suggerimenti che potrebbero aiutare a gestire la paura di morire includono:
- Praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, per calmare l’ansia e il panico
- Mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e sufficiente riposo
- Evitare di pensare costantemente alla morte e invece concentrarsi sul momento presente
- Parlare dei propri sentimenti con amici, familiari o un terapista per ottenere supporto emotivo
- Evitare sostanze che possono aumentare l’ansia, come alcol, caffeina o droghe
Ricorda che è normale provare paura di morire, ma se questa paura diventa debilitante e interferisce con la tua capacità di condurre una vita normale, è importante cercare aiuto professionale.