Un articolo di Maria Giovanna Farina
I filosofi non si sono occupati di sessualità in modo specifico, la sessuologia è una scienza medica nata in tempi più recenti. Abbiamo così rivolto qualche domanda al dottor Marco Firmo, sessuologo e andrologo di Brescia, per saperne di più.
Cosa accade nel corpo dal punto di vista biochimico durante il rapporto sessuale?
Innanzitutto deve esserci una comunicazione integrata.
Cosa significa?
Vuol dire che deve esistere un equilibrio tra la funzione ormonale a livello del sistema nervoso centrale, la produzione ormonale determina il suo effetto a livello dei genitali, per cui deve esserci un equilibrio tra la funzione cerebrale e quella genitale stimolata da alcuni ormoni. Gli androgeni, in particolare il testosterone (presente sia nell’uomo che nella donna) è quell’ormone che fa da accendino, è l’attivatore del desiderio sessuale in entrambi i sessi.
Portando il discorso a livello pratico, se non abbiamo gli ormoni che fanno da motore, anche in presenza di qualcuno che ci piace non si accende il desiderio
Sì, si ferma tutto. È, come dicevo prima, la comunicazione integrata, gli ormoni determinano però nella donna l’intensità del desiderio ma non la sua direzione.
Quali benefici dà l’attività sessuale, per la donna in modo specifico?
Il sesso può avere molti ruoli nella vita di una persona. Chi svolge un’attività sessuale soddisfacente ha un benessere generale, alcuni studi ci dicono che l’attività sessuale riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari perché il sesso è anche attività motoria, ha un effetto tonico sulla muscolatura, dà ossigenazione ai tessuti in seguito all’accelerazione degli atti respiratori, nello specifico della donna c’è a anche un aspetto psico-estetico.
In che senso?
Perché fare liberamente l’amore è un espressione del vivere bene con se stessi, una donna che non si piace e non vuol farsi osservare, toccare, non riesce a vivere il proprio erotismo e a costruire quell’armonia tra pensieri e movimento.
Ci sono altri benefici?
Pensiamo al mal di testa dichiarato frequentemente dalle donne…
Si cura anche così?
Sì, si cura anche così. C’è un rilascio di endorfine durante il rapporto sessuale che innalzano la soglia del dolore anche del 150%. Durante l’attività sessuale alcune posizioni che potrebbero dare dolori muscolari non compaiono per la stessa ragione. Inoltre il senso di benessere vien dato da altre sostanze come l’ossitocina, un ormone ipofisario importante nel momento del parto per la contrazione dell’utero. Nella fase orgasmica, nella donna c’è il rilascio dell’ossitocina che agisce anche sull’umore: fa da anti-stress e quindi la coppia è meno stressata.
Questa cosa che sta dicendo va a riscontro del fatto che in una coppia quando manca l’aspetto sessuale tende a disunirsi.
Eh, sì. Litigano per niente!
L’orgasmo femminile: è normale se non giunge durante il rapporto? La distinzione tra vaginale eclitorideo è ancora valida?
Si è abbastanza tutti concordi nell’affermare che sia più diffuso un orgasmo clitorideo. A supporto di questa teoria, che si può riallacciare al cosiddetto punto G, si è potuto costatare che all’interno della vagina ci sono delle aree un po’ più sensibili. Il professor Iannini, psico-sessuologo molto in gamba, ha descritto su Journal of Sexual Medicine un ispessimento della parete divisoria tra l’uretra e la vagina come punto G; in realtà è una zona compresa tra la parete anteriore della vagina e la base della vescica. Questa dovrebbe coincidere con un’altra zona, laASE, la zona del piacere cosiddetto erotico.
Ma tutte queste zone, guarda caso, coincidono con il prolungamento della clitoride: la clitoride è un pene che si è sviluppato relativamente. È la parte che non vediamo?
Sì, le terminazioni di questa clitoride giungono nell’area da tutti definita punto G, di conseguenza lastimolazione anche interna della vagina comporta una stimolazione clitoridea. È una zona che va ricercata.
Collegando il suo discorso alla filosofia che ci aiuta a riflettere su noi stessi alla ricerca di ciò che siamo, possiamo dire che la ricerca la si deve estendere anche all’area sessuale?
Assolutamente sì, non può prescindere la scoperta del sé dalla ricerca del piacere, il piacere necessita di un buon rapporto con se stessi e con gli altri.