E’ una tecnica di rilassamento ideata dallo psichiatra americano E. Jacobson e descritta nel suo libro You must relax, scritto nel 1934.
Jacobson considera il rilassamento quale controparte dell’eccitazione nervosa e, proprio per calmare il sistema nervoso, ha ideato una serie di esercizi di distensione della muscolatura volontaria. Quando i muscoli sono rilassati, osserva Jacobson, per l’interdipendenza esistente, si rilassano anche i nervi: quindi il rilassamento muscolare consente di influire sul sistema nervoso.
Secondo Jacobson le persone tese sono coloro che, pur in assenza di stimoli esogeni, non raggiungono un rilassamento reale, presentando frequenze elevate, anche in condizioni di apparente risposo. E’ presente quindi qualcosa d’altro che impedisce un vero rilassamento. Ed è questa entità, questo “qualcosa” che Jacobson vuole identificare ed eliminare.
Gli esercizi si iniziano con contrazioni volontarie della muscolatura scheletrica, al fine di riconoscere la tensione e arrivare dalla tensione all’apprezzamento del rilassamento.
Una volta raggiunta una netta sensazione di tensione, attraverso la contrazione (azione), si identifica l’obiettivo: il rilassamento (inazione). Il rilassamento viene quindi concepito come assenza di tensione attiva. Gli esercizi portano quindi alla presa di coscienza dei propri gruppi muscolari; mediante la tensione attiva volontaria degli stessi, il rilassamento si riconduce, dapprima attraverso il suo opposto e solo successivamente, chi ha imparato ad identificare la tensione sarà in grado di evocare il rilassamento in modo diretto, senza più intermediari.
Per questo, se la prima parte della seduta è dedicata alla tensione volontaria della muscolatura, la seconda mezz’ora va dedicata solo ad apprezzare il rilassamento.
Secondo il concetto di progressività, per ogni gruppo muscolare si avverte la tensione e si ottiene il successivo rilassamento; quindi, secondo uno schema predefinito, si passa ad altro gruppo muscolare.
Il rilassamento muscolare progressivo è utile subito prima di affrontare una situazione ansiogena; gli esercizi dovrebbero essere fatti una volta al giorno, preferibilmente prima di iniziare ogni attività che è o potrebbe rivelarsi ansiogena.
Gli esercizi sono inseriti nel Corso di Psicoeducazione all’Ansia e allo Stress, disponibile presso lo studio; in alternativa è possibile effettuare un ciclo di sedute mirate all’acquisiione della tecnica di rilassamento progressivo
Andrews G., Creamer M., Crino R., Hunt C., Lampe L., Page A., “Trattamento dei disturbi d’ansia”, Centro Scientifico Editore, 2003
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