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Interpretazione dei sogni

Perchè vogliamo interpretare i nostri sogni
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Foto di Stefan Keller da Pixabay

Perchè vogliamo interpretare i nostri sogni

« Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni »

La Tempesta, atto IV, W. Shakespeare

Interpretiamo i nostri sogni perché crediamo che possano fornirci preziose informazioni sul nostro inconscio, le nostre emozioni e i nostri pensieri più profondi.

I sogni possono anche aiutarci a comprendere meglio noi stessi e le nostre esperienze di vita, e possono offrirci importanti spunti per la crescita personale e lo sviluppo spirituale. Inoltre, alcuni credono che i sogni possano essere messaggi divini o segnali dell’universo che ci aiutano a navigare attraverso la nostra vita.

Interpretare i nostri sogni può quindi essere un modo per esplorare il nostro mondo interiore e trovare saggezza e guida per affrontare le sfide della vita quotidiana.

Cosa sono i sogni e cosa vogliono dire

I sogni sono una cosa seria o li possiamo ignorare perché ininfluenti per la nostra vita? oppure no, vanno presi in seria considerazione perchè utili dal momento che possono darci indicazioni per le cose che ci accadono?

Appagano desideri inconfessabili o inconsci, oppure ci indirizzano verso istanze psichiche trascurate?

Cosa è la realtà – definizione

La realtà è ciò che esiste oggettivamente e indipendentemente dalla percezione umana. È il mondo fisico in cui viviamo, fatto di oggetti, eventi e fenomeni che possono essere studiati e verificati empiricamente.

La realtà comprende sia ciò che possiamo vedere e toccare, come gli oggetti materiali, che ciò che non possiamo percepire direttamente ma che influisce sul nostro mondo, come le leggi della fisica e della matematica. In generale, la realtà si riferisce all’esistenza concreta e tangibile delle cose.

Ma …

è anche una costruzione mentale che si forma attraverso le percezioni, le esperienze e le convinzioni di ciascuno. È il modo in cui ognuno di noi interpreta e dà significato al mondo che ci circonda, influenzato da fattori soggettivi e individuali.

In questo senso, la realtà non è un concetto oggettivo e universale, ma piuttosto una rappresentazione soggettiva e personale della nostra esperienza di vita, 

ovvero, potremmo semplificare sostenendo che, 

 la realtà è solo un artificio dell’Io, dal momento che ogni essere umano imposta la sua vita sul significato che lui e solo lui da ad uno specifico fatto o evento, poichè,

ognuno di noi, 

fa o non fa una cosa, solo sulla base di quella realtà a cui vuol dare credito, per poi scoprire (forse) che era una cosa falsa, ipotetica oppure vera. 

Invece, 

in merito al sogno, i neurobiologi estremisti e funzionalisti, sostengono che i sogni non hanno alcun significato, dal momento che sono solo materiale di scarto cellulare.

Peccato però che ogni essere umano (vedi sotto) la vede in modo diverso, dal momento che ci vede  simboli carichi di significati, su cui riflettere anche grazie agli stati emotivi che suscitano.

I sogni nella storia dell’umanità

Proviamo, a dare uno sguardo alla storia dell’uomo nel corso dei secoli e nelle differenti aree geografiche e cerchiamo di capire come è stato percepito, vissuto, accolto.

Omero vi ha fatto cenno più di una volta, così come Dante, Shakespeare e moltissimi altri.

Nella Iliade. “Uomini e Dei, parimenti piegano il capo al sonno sottomessi”.

Perchè tutti sogniamo

Per alcuni ricercatori esso è il guardiano del sonno, poiché difenderebbe il sonno dagli stimoli sensoriali (salvo quando superano una certa soglia); per altri, invece, più fisicisti, è una specie di attività cerebrale senza scopo, però molto utile alla fisiologia neurale.

Tale ipotesi però si scontra con il fatto che le emozioni e le impressioni che il sogno suscita, hanno molto significato e la sua interpretazione riveste molta importanza per il sognatore.

I neurologi trascurano questo aspetto, dal momento che, forse, la scienza ancora non ha messo la parola fine; insomma è ancora incomprensibile. Però tutti ammettono che il sonno e il sogno, ha correlazioni molto strette con gli aspetti fisiologici e psicologici. 

In ambito psicologico, in particolare quella ad orientamento psicoanalitica, esiste una ricca letteratura.

Interpretazione dei sogni secondo Freud

E’ noto a tutti che sulla interpretazione dei sogni Sigmund Freud ha edificato il metodo di indagine psicoanalitico.

Poco più di cento anni fa, nel 1899, egli dava alle stampe il libro omonimo, che costituisce il vero e proprio manifesto della psicoanalisi e del suo metodo.

Grazie a questo metodo, cambia il modo con cui vengono trattate le nevrosi dando vita alla psicologia clinica

Freud affida alle libere associazioni una solida basa da cui partire per l’interpretazione per giungere a postulare, che il desiderio sta alla base del sogno dal momento che viene definito: il soddisfacimento allucinatorio di un desiderio, mascherato dal lavoro onirico che mette in campo una fortissima censura onirica.

La prospettiva freudiana privilegia forse un pò troppo gli aspetti legati alla sessualità e di conseguenza il lavoro interpretativo ne risente con la conseguenza di essere a volta riduttiva, al punto da escludere o impedire la ricerca di altri significati.

Interpretazione dei sogni secondo Jung

Un indirizzo alternativo lo ha dato Carl Gustav Jung. 

E’ un approccio di più ampio respiro e quindi, forse, più utile e più efficace per comprendere le dinamiche inconsce del sognatore. Anche questo metodo, similmente a quello freudiano, si avvale delle libere associazioni.

Oltre alle libere interpretazioni, in questo metodo, ci si avvale anche dell’amplificazione e dell’analisi del contesto.

L’amplificazione tende ad associare il contesto alle analogie e somiglianze con altre storie tipiche dell’umanità quali le fiabe, le leggende, i miti dell’umanità ma anche quelle prese dalla letteratura. 

Quindi, il tutto si ricollega e si ricolloca nella dimensione totale del sognatore e non solo nei fatti recenti

Jung interpreta anche sulla base dell’oggetto, dove i contenuti del sogno vengono ricondotti a persone o a situazioni concrete e sulla base del soggetto, che vede le singole parti del sogno come tratti personali di colui che sogna. 

Se l’interpretazione oggettiva non conduce da nessuna parte oppure diviene monotona e di scarsa utilità, Jung suggeriva di passare senza indugio a livello del soggetto: in questa prospettiva la figura dell’analista e le singole parti del sogno vanno viste come proiezioni dei contenuti del paziente. 

Facendo passare i sogni e la figura dell’analista sul livello oggettivo, i contenuti proiettati possono essere recuperati dal paziente. 

“… la vera e propria interpretazione del sogno, è di regola un compito arduo. Essa presuppone penetrazione psicologica, capacità di combinare insieme cose diverse, intuizione, conoscenza del mondo e degli uomini e soprattutto conoscenze specifiche che implicano tanto nozioni assai estese quanto una certa “intelligence du coeur”. (…)  C.G.Jung

Dobbiamo evitare di interpretare in modo non specifico e quindi con scarsa utilità i singoli motivi onirici; dobbiamo focalizzarci solo sulle specificità, che vanno cercate e contestualizzate. 

In merito ai sogni, siamo tutti ignoranti. ogni sogno è unico e dobbiamo evitare di cadere nella trappola dell’interpretazione stereotipata.

Dobbiamo quindi dimenticare idee preconcette e predisporci ad assistere ad un qualcosa di nuovo, sempre.

I sogni non sono invenzioni intenzionali e volontarie, ma fenomeni naturali che sono proprio ciò’ che rappresentano. Essi non ingannano, non mentono, non falsificano, non nascondono nulla, ma enunciano ingenuamente ciò’ che essi sono e ciò’ che essi intendono….

Jung .. Ricordi, sogni, riflessioni.

I diversi tipi di sogni

Escludendo i classici sogni tipici, ne esistono altri, il cui significato viene compreso solo attraverso una attenta analisi e una appropriata interpretazione.

Tali sogni riguardano, prevalentemente, la vita quotidiana del sognatore e sono correlati alle sue vicende relazionali e psicologiche.

Il sogno e la sua interpretazione potrebbe consentirci di migliorare la conoscenza della nostra vita interiore, dal momento che può essere una rivisitazione attenta di un fatto o episodio accaduto realmente.

Il sogno ha anche una funzione di compensazione, e questo accade tutte le volte che il sognatore, nella vita cosciente, non ha valutato tutte le possibilità. In questo caso il sogno permette di integrare e arricchire fatti, persone, cose.

Rarissimi sono i sogni premonitori, quei sogni cioè che ci permettono di vedere il futuro. Infine, ci sono i grandi sogni, meglio noti come sogni archetipici, in grado di darci un orientamento più efficace per la nostra vita, facilitando la crescita interiore ed evolutiva che nella psicologia junghiana prende il nome di processo di individuazione ovvero quel processo che ci porta a conoscerci meglio.

Sostiene ancora Jung:

“…. Non tutti i sogni hanno la stessa importanza. Già i primitivi distinguono tra piccoli e grandi sogni. Noi diremmo piuttosto sogni insignificanti e sogni significanti. (…) Ho analizzato molti sogni di questo tipo e vi ho rintracciato spesso una particolarità che li distingue da altri sogni. Infatti in questi sogni affiorano immagini simboliche che incontriamo anche nella storia dello spirito umano.

E’ degno di nota il fatto che colui che sogna può perfettamente ignorare l’esistenza di simili paralleli. (…) Essi contengono cosiddetti motivi mitologici o mitologemi, che io ho definito col termine di archetipi.

Si intendono con tale termine forme specifiche e nessi figurativi rintracciabili in forma analoga non soltanto in tutti i tempi e in tutti i paesi, ma anche nelle fantasie, nelle visioni, nelle idee illusorie e nei sogni individuali.

La loro frequente presenza in casi individuali, come la loro ubiquità etnica, dimostra che la psiche umana è soltanto in parte unica e soggettiva o personale: per l’altra parte invece è collettiva e oggettiva.

Noi parliamo quindi da un lato di un inconscio personale, dall’altro di un inconscio collettivo, il quale rappresenta in certo modo uno strato più profondo rispetto all’inconscio personale, più prossimo alla coscienza….”

Sempre secondo Jung, i grandi sogni, quelli che si ricordano e che vengono percepiti come importanti, ricchi, molto significativi.

L’interpretazione dei sogni è utilissima nella psicoterapia di tipo analitico, a cui però si affiancano anche altre tecniche (ad es. immaginazione attiva, sogno guidato da svegli, “tecnica della sabbia”) nei casi in cui il paziente abbia difficoltà a ricordare i propri sogni.

Leggi  anche  cosa succede quando si va dallo psicologo ma anche come evitare interpretazioni inutili

 

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