COCAINA – danni fisici
Il fatto che la cocaina venga assunta generalmente attraverso il naso, porta ad una vera e propria decomposizione delle mucose e ad una alterazione percettiva; può esserci una perforazione del setto nasale che facilmente può essere fonte di gravi infezioni. Inoltre, nella persona che fa un uso cronico di cocaina, si verifica un indebolimento del sistema immunitario e gravi patologie epatiche. Logica conseguenza dell’assunzione per via nasale sono sia un’irritazione estrema dell’interno delle narici che dell’apparato respiratorio. Il naso è direttamente collegato a quella parte nostro sistema nervoso più arcaico che controlla le reazioni emotive, il sistema limbico, ed i relativi circuiti neuroni che quindi, subiscono una compromissione.
La cocaina provoca infatti non soltanto un’alterazione grave delle percezioni che molto spesso sfociano in allucinazioni a contenuto persecutorio (comune è l’idea di essere spiati) ma anche malattie mentali (disturbi psichici) più strutturate in quanto incide in modo significativo sulla personalità. A questo livello possono essere slatentizzati dalla cocaina dei tratti paranoidei o una vera paranoia fino ad allora sopiti oppure delle deviazioni in tal senso connesse anche alle modificazioni neurologiche e biochimiche, come iil lungo periodo di sensibilizzazione agli effetti della dopamina e della norepinefrina, entrambe eccitanti, insieme alla serotonina.
Se siamo in presenza di una personalità con tendenze narcisistiche, si può assistere ad una modifica della personalità che diventa molto più centrata su se stessa, spesso provando un senso di onnipotenza circa le proprie capacità e possibilità di prestazione, sensazione destinata poi a calare nella fase down provocando forte rabbia e depressione fino ad apatia, abulia ed infine anedonia.
La complessità dei sintomi connessi all’uso ed abuso di questa sostanza, richiede necessariamente un approccio integrato all’individuo che decida di affrontare un percorso di disintossicazione e riabilitazione. E’ infatti necessario l’intervento di medici specializzati, tossicologi, internisti, neurologi, psichiatri , psicoterapeuti ed educatori, nutrizionisti, che possano comprendere, motivare e sostenere chi decide di uscire dal tunnel e dal giro.
A cura della D.ssa Elisabetta Lazzari