Di Teresa Cooper
Manipolazione psicologica silenziosa
Le forme di abuso conosciute sono molte, ma non tutti sanno cosa sia il “gioco della mente”, noto anche come la “manipolazione psicologica silenziosa”.
Si tratta di un abuso pericoloso che consiste nell’ignorare volutamente una persona per danneggiarne la salute mentale: un vero e proprio sabotaggio alla vita e alla credibilità della vittima in questione, ovvero una delle forme più dannose di abuso che vede protagonisti un “abusante” (o predatore) e una “vittima”.
Il tutto è reso ancora più difficile dal fatto che chi abusa è convinto di non essere colpevole, dato che “se non usano le mani per abusare fisicamente, non compiono un vero abuso”.
Ovviamente è sbagliato! Si parla di abuso anche quando vengono ignorati i bisogni emotivi di qualcuno.
Chi manipola psicologicamente una persona, la fa sentire inutile, la getta nella trappola della depressione, fino ad esporla a rischi decisamente gravi, un attacco lento e permanente sulla sua salute psicofisica.
Ignorare intenzionalmente qualcuno, significa negare ad una persona ogni tipo di attenzione emotiva; la vittima di abusi psicologici muore di una fame di amore, affetto, complimenti, comunicazione, elogi.
Il regolare rifiuto, è causa di un degrado psicofisico, in quanto nega a chiunque la possibilità di avere sane reazioni emotive e ignorare i bisogni emotivi di qualcuno, è sinonimo di un abuso mentale, detto anche abuso psicologico.
È un abuso continuo e ripetuto, che ha lo scopo ben preciso di controllare, diminuire il benessere di un’altra persona per ferirla, punirla, danneggiarla o dominarla.
Il predatore non è in grado di percepire a livello emotivo, l’estremo dolore e la terribile sofferenza che sta provocando alla vittima e non solo sarà capace di negare che il vero problema è lui, anzi dirà a se stesso e agli altri, che in realtà la vittima è lui.
Si smette di essere vittima quando ci si trasforma in predatori aggressivi.
Chi abusa ha un cuore freddo, vive in un mondo tutto suo, è privo di buon senso e non si preoccupa minimamente delle sofferenze che è in grado di provocare.
Non solo, il predatore viene anche visto dagli altri come una persona tranquilla, felice ed affascinante, una vera e propria colonna portante della società, dal carattere gentile, disponibile e premuroso: ed ecco che riesce così ad ingannare il mondo intero, facendosi passare per la vittima che in realtà non è.
Un classico comportamento dei manipolatori psicologici, è quello di etichettare i loro partner come dei soggetti con gravi disturbi mentali.
L’abusante mette in scena un teatrino de “il diavolo e l’acqua santa”, portando la vera vittima ad essere malvista e rifiutata da tutti coloro che la ritengono una con “disturbi mentali”.
Quest’ultima, verrà respinta non solo dal suo abusante, ma verrà isolata anche da amici, colleghi di lavoro, familiari e conoscenti della vita quotidiana.
Ogni abusante ha il bisogno di controllare e dominare costantemente la propria vittima, per questo motivo cerca l’approvazione e l’attenzione di coloro che lo circondano: vuole convincerli che la vera vittima è lui.
Gli amici gli daranno dei consigli, alimenteranno il senso di pietà nei suoi confronti e tutto questo lo farà sentire ancora più potente, all’interno di un gioco malato contro il partner-vittima.
Le vittime saranno quindi costrette a ritirarsi da qualsiasi attività sociale e dal lavoro, smetteranno di vedere la famiglia, dimenticheranno che cosa sia il divertimento, inizieranno a vedere tutto sotto una luce negativa, smetteranno di mangiare.. fino ad arrivare a problemi di salute più pericolosi e piangeranno da sole.
Invieranno persino dei messaggi spaventosi per contrattaccare l’abusante, tuttavia ciò non farà altro che dare all’aggressore più forza e potere: parole che lui userà come un ulteriore pretesto per ignorare la vittima e farla apparire negativamente agli occhi degli altri.
L’uomo-predatore è sempre pronto a dimostrare la sua apparente innocenza, mostrando a tutti una realtà ben diversa.
La vera vittima invece, continua ad essere soffocata dai vari “giochi psicologici”, che prendono il sopravvento sulla sua vita, tanto che difficilmente potrà pensare ad altro, se non a ciò che le sta accadendo; lotta con se stessa, per capire se effettivamente è stata manipolata o se è lei veramente il problema; può iniziare ad avere comportamenti irrazionali a causa dello stress e dall’abuso psicologico.
L’abuso psicologico non è generalmente notato da chi sta fuori perché l’abusante appare come una persona forte, calma, premurosa e sincera, quindi la sua vera essenza è camuffata da una maschera sul volto di un amico che credono di conoscere molto bene.
Nel prossimo articolo affronteremo il tema del sapere o meno chi abbiamo vicini