A | B | C | D | E | F | G | H | I | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | Z
In questa pagina: Capro espiatorio, Compensazione, Complesso, Coscienza
Secondo le antiche consuetudini ebraiche, il capro è l’animale sul quale venivano collocati, nel giorno della Redenzione,
tutti i peccati accumulati dal popolo; veniva poi condotto in una zona selvatica per un sacrificio simbolico. Da qui, per capro espiatorio si intende un apersona o un gruppo di persone adatte (ma innocenti, come il capro) sulle quali poter riversare le proprie frustazioni, le proprie colpe, i propri rancori, ecc. Questo fenomeno si può ritrovare tanto a livello individuale, come meccanismo di difesa, quanto a livelli di governi e di sistemi politici, come deliberata forma di propaganda.
Jung asseriva di aver scoperto una funzione compensatoria, empiricamente dimostrabile, operante nei processi psicologici. Questa corrisponderebbe alle funzioni autoregolatrici dell’organismo osservabili nella sfera fisiologica. Compensazione implica equilibrare, adattare, integrare. Per Jung l’attività compensatoria dell’inconscio è volta ad equilibrare ogni tendenza all’unilateralità da parte della coscienza.
I contenuti repressi, esclusi e inibiti dall’orientamento cosciente dell’individuo, cadono nell’inconscio dove formano un polo antagonista alla coscienza. Questa posizione antagonista viene rafforzata ogni qualvolta si accresce l’importanza data all’atteggiamento cosciente finchè giunge a intralciare la stessa attività cosciente. Infine, i contenuti inconsci repressi, accumulano una carica energetica tale da aprirsi un varco sotto forma di sogni, immagini spontanee o sintomi. Scopo del processo di compensazione sembra essere quello di unire, come un ponte, due mondi psicologici. Il ponte è il SIMBOLO; anche se i simboli, per essere efficaci, devono essere riconosciuti e compresi dalla mente cosciente, vale a dire assimilati e integrati (vedi Funzione Trascendente)
Torna al menu